Paderno Dugnano, i Testimoni di Geova vendono il tempio alla comunità islamica. I leghisti non vogliono

Il sospetto che la leghista Anna Cisint nutrisse un incondizionato odio verso i musulmani lo si era capito quando vietò loro la libertà di culto. Poi è anche finita sulla BBC per aver vietato il cricket a Monfalcone perché era uno sport che piaceva ai bengalesi.
E se è vero che quegli affronti alla Costituzione le ha fatto fare molta carriera e le hanno permesso di aumentare i suoi introiti finanziari, è abbastanza noiosa nel suo incessante incitamento all'odio religioso:

Ai quotidiani di Angelucci dice che lei avrebbe deciso che centri islamici sarebbero responsabili di "episodi di illegalità e irregolarità e operano al di fuori di ogni regola e di alcuna garanzia. Per non parlare dei problemi di sicurezza, ordine pubblico e dell’impatto urbanistico nei quartieri".
E così, dice che lei vuole che la sinistra la aiuti a dire che i mussulmani sarebbero il male assoluto, anche se poi sono i preti cattolici che continuano a finire sotto inchiesta per casi di pedofilia.
Il suo commento scaturisce dal fatto che a lei non stia bene che a Paderno Dugnano il tempio dei Testimoni di Geova sia stata ceduta a un’associazione islamica. Ma sinceramente non si capisce con quale diritto voglia mettere becco sulle moschee regolari, anche se lei dice che i leghisti avrebbero deciso che i mussulmani non avrebbero alcun diritto di perché esistere lei vedrebbe un fantomatico "processo di islamizzazione" e se ne infischia se nel passaggio di proprietà non risultano irregolarità.
Secondo la leghista, il centro regolare andrebbe vietato perché "la stessa comunità islamica anni prima aveva predicato in un luogo abusivo, per poi essere sgomberati dal Comune". E quindi, probabilmente ritiene che la si dovrebbe costringere ad organizzarsi in maniera irregolare o si avrà il rischio di non poterla sgomberare.
Sostiene persino che "questo è il loro metodo: si insediano in attività commerciali dismesse con la scusa dell’associazione o, come in questo caso, in scantinati e realizzano la loro moschea irregolare in barba ad ogni regola e creando forti disagi ai residenti, che troppo spesso si trovano ostaggi a casa propria. Un islamismo strisciate che silenziosamente si insinua nelle nostre città, senza regole e troppo spesso senza controlli, in nome di un politamente corretto della sinistra, che si volta dall’altra parte. Le amministrazioni comunali devono avere la responsabilità di intervenire, altrimenti sono complici o conniventi di queste illegalità".
Peccato che se ci fosse davvero una illegalità, la signora potrebbe sporgere denuncia. Ma l'impressione è che lei voglia che sia ritenuto illegale chiunque non si professa cristiano.