Controlli anti-prostituzione: il monsignore scappa e sperona due auto civetta


Tutto ha avuto inizio il 7 maggio 2006 a Valle Giulia. La IV sezione mobile stava effettuando dei controlli per la prevenzione della prostituzione minorile. Individuata un'auto che -secondo quanto dichiarato dagli agenti- "nella maniera solita usata dai clienti dei giovani prostituti, si aggirava alla ricerca del tipico abbordaggio.
Alcuni agenti in borghese hanno fermato l'auto e chiedendo i documenti al conducente. Quest'ultimo, però, ha pensato bene di darsi alla fuga premendo il piede sull'acceleratore. L'inseguimento della polizia è durato circa venti minuti e ha visto due auto civetta speronate e tre poliziotti contusi.
Alla guida dell'auto c'era il monsignor Cesare Burgazzi, 51 anni, funzionario della segreteria di Stato, dottore in diritto canonico e cerimoniere della basilica di San Pietro. Il religioso si è difeso affermando: «Credevo che fossero rapinatori».
La Procura ha oggi chiesto un anno e mezzo di reclusione per il monsignor, accusandolo di lesioni, resistenza e danneggiamento. Dal canto suo, la difesa continua a sostenere che si è trattato di un equivoco e che il religioso aveva scambiato i poliziotti per rapinatoti. Inoltre -prosegue la difesa- l'uomo non stava assolutamente aggirandosi tra i ragazzi di strada ma stava semplicemente tornando a casa dopo una cena con un suo amico prete.
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