Usa: arrestata la gang accusata di torture ai danni di tre gay


Per loro sono scattate le manette. Si tratta di sette ragazzi appartenenti ad una gang omofoba di strada che si faceva chiamare Latin King Goonies. I suoi componenti, tutti di età compresa tra i 16 e 23 anni, erano attivi nel quartiere del Bronx, dove hanno aggredito due minorenni ed un uomo di trent'anni per il semplice fatto di essere gay. Al momento ci sono altri due sospettaati a piede libero che la polizia non è ancora riuscita a catturare.
Le loro aggressioni erano di una brutalità agghiacciante, arrivavano anche al sequestro delle vittime e a vere e proprie torture.
I fatti si sono svolti lo scorsi 3 ottobre, quando verso le tre di notte la banda ha catturato la loro prima vittima, un ragazzo di soli 17 anni. Lo hanno trascinato nella loro "tana", una casa abbandonata difesa da cani di grossa taglia, e qui l'hanno obbligato a confessare di aver avuto rapporti sessuali con un altro uomo. A quel punto, dopo essere è stato spinto contro un muro ed essere stato obbligato a spogliarsi, è stato colpito alla testa con una lattina di birra tagliata con taglierino ed è stato sodomizzato con un manico di legno.
Poche ore più tardi, intorno alle 8:30 del mattino, la gang ha colpito nuovamente. Anche questa volta si trattava di un diciassettenne che è stato portato nella casa abbandonata. A quanto pare, anche lui aveva avuto un rapporto omosessuale con lo stesso ragazzo delle prima vittima, un trentenne che è stato attirato lì con la scusa di un invito ad una festa.
Una volta giunto lì, hanno obbligato il diciassettenne a torturare il trentenne con una sigaretta accesa.
Poi gli assalitori si sono accaniti su di lui, colpendolo con una catena, sodomizzandolo con una mazza da baseball ed obbligandolo a bere le trenta lattine che gli era stato chiesto di portare alla finta festa.
Mentre il terzo ragazzo era nelle mani dei suoi aguzzini, altri componenti della banda hanno usato le sue chiavi di casa per recarsi lì ed entrare nella sua abitazione, per rubare mille dollari e due carte di credito.
Il primo dei tre ragazzi torturati ha deciso di denunciare il tutto e la polizia si è messa sulle tracce degli aggressori, riuscendo ad identificarli nonostante questi avessero cercato di cancellare ogni traccia togliendo la moquette e riverniciando i muri della casa utilizzata per le torture.
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