Usa: il «Don't ask, don't tell» resta, anzi no


Anche oltreoceano la politica risulta spesso confusa, nonostante qualche volta la cosa si possa dimostrare positiva. Solo cinque giorni fa il senato aveva bocciato l'ipotesi di abrogare il «Don't ask, don't tell», la norma che vieta ai gay dichiarati di prestare servizio nelle forze armate statunitensi, ma quando tutto sembrava ormai perduto, la Camera dei rappresentanti ha approvato un nuovo testo che di fatto abroga quel principio.
Ora la nuova legge dovrà passare dalla validazione del Senato, lo stesso in cui la componente conservatrice era riuscita a prevalere qualche giorno fa.
Nessuno ha la sfera di cristallo per poter prevedere il voto, ma il continuo riproporsi di nuove leggi che vanno verso l'abrogazione del «Don't ask, don't tell» unita al dibattito popolare che sta investendo gli Stati Uniti in questi giorni lasciano chiaramente vedere che le acque si stanno muovendo, indipendentemente dal risultato dei singoli episodi.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Barack Obama che in una nota ha scritto: «Dobbiamo garantire agli americani in divisa che hanno deciso di rischiare la loro vita per il nostro Paese che lo stesso Paese li tratterà in modo equo e giusto».
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