Buttiglione: «I figli degli eterosessuali pagano le pensioni ai gay»


Chi si aspettava una presa di posizione dal mondo politica davanti alle affermazioni del sottosegretario Giovanardi (che ha tuonato contro la pubblicità Ikea che utilizzava la parola "famiglia" in riferimento ad una coppia gay) sarà rimasto deluso. Dapprima Gian Paolo Gobbo, il sindaco leghista di Treviso, lo ha spalleggiato affermando «Multerei i gay che si baciano nei luoghi pubblici», poi Paola Binetti (Udc) ha parlato dell'Ikea sostenendo che quella pubblicità «sovverte il valore di famiglia», Libero ha pubblicato alcune lettere di solidarietà dei suoi lettori alla posizione del sottosegretario, Carlo Merlo (Pd) ha dato ragione a Giovanardi (anche se poi ha cancellato il post dal suo blog in seguito alle proteste indignate dei suoi stessi lettori) ed infine anche presidente dell'Udc, Rocco Bottiglione, ha dato libero sfogo alla sua omofobia.
«Ci sono le famiglie tradizionali -ha affermato Buttiglione- che fanno crescere i bambini e li educano. Questi quando sono grandi pagano tasse e contributi anche per le pensioni e l'assistenza sanitaria di quelli che i bambini non li hanno avuti, e che hanno avuto invece molti soldi in più durante la vita. Sennò da dove pensiamo che si prendano i soldi per pagare le pensioni ai gay?».
L'omofobia di Buttiglione non è certo una novità: già nel 2004 venne dapprima incluso, su indicazione del Governo Berlusconi II, da José Barroso nella sua lista di nomine come commissario per la giustizia, libertà e sicurezza, ma la nomina venne respinta dal Parlamento europeo proprio per le posizioni di Buttiglione sull'omosessualità e il ruolo della donna. In quell'occasione l'onorevole cercò di ritrattare alcune sue affermazioni ma, evidentemente, a distanza di sei anni ha trovato nella politica italiana un terreno fertile per tornare a sostenere le sue posizioni.
Probabilmente per lui poco importa se la pensione viene maturata, se anche i gay pagano le tasse, se non tutti i single senza figli sono necessariamente gay o se gli omosessuali pagano (come tutti) la pensione ai figli degli eterosessuali: probabilmente nella mente di molti politici i gay sono una categoria di serie B, una minoranza sacrificabile a confronto del ritorno che è possibile ottenere dal continuo far leva sulla diffusa omofobia si una parte della società.
E così l'attacco incrociato della politica contro gli omosessuali pare iniziato. Non resta che attendere per scoprire fino a che punto si spingeranno.
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