Lecco: la curia allontana il sacerdote pro-gay


Don Mario Bonfanti è un sacerdote di 41anni che svolgeva la propria opera nella piccola comunità di Perego, in Brianza, e che in più occasioni aveva espresso idee a favore delle unioni gay e dei sacramenti a per i divorziati.
Vedute evidentemente considerate troppo aperte dalla curia, tant'è che il religioso è stato fatto tacere nel modo più antipatico ed oscurantista possibile: anziché ricorrere al dialogo, si è preferito chiudergli la bocca attraverso lo scioglimento di una "convenzione" con la diocesi di Ales Terralba (in Sardegna) che permetteva al sacerdote di svolgere la propria attività nel paese.
Il tutto è stato comunicato da monsignor Bruno Molinari, il Vicario Episcopale della Zona Pastorale di Lecco, che attraverso una lettera ha informato i fedeli delle parrocchie di Rovagnate, S. Ambrogio in Monte, Perego e S. Maria Hoé che a partire dal 1° marzo 2012 il sacerdote avrebbe terminato la sua attività in quelle comunità. Nella nota si esprimeva anche «riconoscenza per il ministero svolto in questi anni e l'augurio per i nuovi compiti pastorali che il suo Vescovo gli affiderà».
La comunità brianzola, però, non ha accettato di buon grado la decisione ed è ora sul piede di guerra per chiedere che a don Mario venga permesso di proseguire nella sua attività in quelle parrocchie.
Anche i familiari del religioso hanno hanno deciso di prendere posizione e, attraverso una lettera aperta, hanno attaccato duramente la Chiesa: «Siamo i familiari di don Mario -si legge- Non possiamo tacere davanti a questa ingiustizia subita da nostro figlio. Neanche il peggior criminale viene condannato negandogli il diritto di difendersi e voi uomini di Chiesa dovreste essere ben lungi da questi comportamenti. Avete, invece, tramato alle sue spalle. Lo avete trattato come un cane senza rispetto e dignità».
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