Obama sostiene i matrimoni gay? Per Bristol Palin è tutta colpa di "Glee"


C'è chi si dice certo che Berlusconi credesse realmente alla parentela fra Ruby e Mubarak e chi non si fa problemi a sostenere che la politica sociale degli Stati Uniti sia in mano alle figlie di Obama e alla serie televisiva "Glee".
Sembra incredibile ma è così. Bristol Palin, figlia dell'ex candidata repubblicana Sarah Palin, ha scrritto sul suo blog che «È davvero lodevole che il Presidente ascolti il parere delle proprie figlie ma ci sono momenti in cui dovrebbe limitarsi a fare il padre. Sarebbe d'aiuto che lui spiegasse a Malia e Sasha che anche se i loro amici sono persone estremamente amorevoli non si possono cambiare secoli di storia sul matrimonio e lasciarsi trasportare da una serie tv».
Come anticipato, la serie televisiva in questione altro non sarebbe che "Glee" ed il suo ragionamento (se così lo si può chiamare) è che "Glee" è gay-friendly, che le due figlie del Presidente ne sono fan e che conseguentemente Obama avrebbe preso una posizione chiara a favore dei matrimoni gay solo per farle contente.
Insomma, un attacco politico basato su congetture insostenibili e abbastanza ridicole. E pensare che sarebbe bastato poco per sollevare delle ombre serie sulla posizione presa del Presidente: un sesto dei maggiori donatori della sua campagna presidenziale sono gay ed è bastato quel messaggio per raccogliere un milione di dollari di nuovi fondi già nei primi 90 minuti successivi alla sua messa in onda. Ma evidentemente quelli sono ragionamenti troppo complicati ed in politica è più semplice sostenere l'insostenibili piuttosto che stuzzicare l'intelligenza della gente (sia mai che accendano il cervello e magari sviluppino un proprio pensiero su determinati temi).
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