Il Pride di Bologna senza carri a sostegno dei terremotati


Il Gay Pride nazionale, in programma il 9 giugno prossimo a Bologna, non verrà annullato nonostante il terribile sisma che ha colpito l'Emilia Romagna. A deciderlo è il comitato organizzatore che, però, ha scelto di apportare alcuni aggiustamenti al programma. A spiegare quali è lo stesso comunicato ufficiale, nel quale si legge:

Il Pride si rappresenta come una festa e non è di certo festoso l'animo di un Paese in lutto: per questo il Comitato Pride ha deciso di mutare i connotati di questa festa privilegiando il senso dello stare insieme e proponendo un modello concreto di cittadinanza attiva. Il corteo del 9 giugno non avrà carri addobbati né impianti amplificati per la diffusione della musica, accogliendo l'iniziativa spontanea di alcune realtà associative che da subito hanno chiesto di devolvere quelle risorse ai territori colpiti dal sisma e invitando tutte le altre a fare altrettanto. Lo stesso Bologna Pride destinerà i fondi del carro di apertura alle popolazioni colpite dal sisma. Non sarà comunque un corteo silenzioso: alcune bande cittadine, guidate dalle bande musicali che offriranno ai manifestanti le musiche della tradizione emiliana, che il 9 giugno più che mai racconteranno la storia di comunità che non si arrendono.

I prossimi appuntamenti con i Pride cittadini saranno il 6 e 13 giugno a Conegliano (TV), il 16 giugno a Torino, il 23 giugno a Palermo e Roma, il 30 giugno a Cagliari, Catania e Napoli ed il 7 luglio a Viareggio.
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