Berlusconi condannato a 4 anni per frode fiscale
Il tribunale di Milano ha condannato Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione, una multa di dieci milioni di euro e l'interdizione di tre anni dai pubblici uffici per frode fiscale.
La sentenza riguarda il riciclaggio di fondi neri attraverso la compravendita dei diritti televisivi. Un processo durato quasi sei anni a causa delle continue interruzioni legate alle richieste di ricusazione avanzate dai legali, l'istanza di astensione presentata dal giudice, il ricorso a legittimi impedimenti, cambi di capi d'imputazione, l'applicazione del Lodo Alfano e il ricorso alla Consulta per la richiesta di trasferimento del procedimento a Brescia.
Una serie di impedimenti che avrebbero rischiato di far cadere il tutto in prescrizione, un rischio non ancora del tutto sventato dato che , nonostante la sentenza, sul procedimento è ancora pendente la decisione della Corte Costituzionale su un presunto conflitto di attribuzioni con la Camera: se quest'ultima dovesse decidere che nel del marzo 2010 il Tribunale avrebbe dovuto accogliere la richiesta di rinvio avanzata dai legali dell'ex premier, la sentenza verrebbe annullata insieme a tutto ciò che è stato fatto dopo quella data. Inutile a dirsi, in quel caso la prescrizione sarebbe pressoché inevitabile.
Attraverso la sentenza, il tribunale ha anche assolto Federe Confalonieri e condannato a tre anni Frank Agrama, l'uomo di affari di origine egiziana di cui Berlusconi sarebbe stato il socio occulto.
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