Il bacio gay della pubblicità? In onda solo dopo le 23


Ricordate la pubblicità dei sughi Althea di cui ci siamo occupati qualche settimana fa? Si tratta di una serie di cinque brevi filmati che mostrano l'amore in ogni sua sfaccettatura, attraverso i baci di giovani, anziani, gay e lesbiche.
L'idea ha ottenuto immediatamente il plauso di Internet, ma l'Huffington Post ha fornito ieri un dettaglio che sta facendo molto discutere. Nell'articolo si legge: «Sono andati in onda, per due settimane, sulla tv generalista italiana (ma solo dopo le 23), gli spot che mostrano un bacio gay (e lesbico), per raccontare tutte le forme dell'amore».
Quella precisazione sull'orario non è piaciuta a molti, dato che sottolinea come un semplice bacio sia stato ritenuto adeguato solo ad un pubblico adulto, di fatto stigmatizzandolo e negando la sua naturalità.
Fra i commenti non manca chi ironizza, come Ius che scrive: «Mi sembra giusto, prima devono andare in onda solo letterine, Professoresse e Schedine; poi possiamo permetterci spot "pubblicità progresso"».
Ed in effetti così è andata: ai ragazzi viene mostrato di tutto (ben oltre il semplice bacio) ma si ha paura a mostrar loro due uomini che si amano. Una decisione che sembra più consona alla legge anti-gay di San Pietroburgo (che proibisce di parlar bene dei gay davanti ai minori) piuttosto che ad un Paese civile. Ma questa è (purtroppo) l'Italia.

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