Il calendario contro l'omofobia della chiesa ortodossa


Si intitola "Orthodox calendar" ed è un'opera che vuol denunciare alcuni scandali in cui la Chiesa ortodossa è sempre più coinvolta: corruzione, repressione, omofobia e censura di ogni opera a tematica gay.
L'idea dell'autore è di darne denuncia attraverso la rappresentazione dei loro sacerdoti per quello che sono al di fuori dell'abito talare: persone normali con passioni, preferenze, interessi e desideri. Il tutto condito con situazioni omoerotiche, a contrasto l'atteggiamento particolarmente omofobo dei vertici ecclesiastici (dalla richiesta di oscuramento di Facebook dopo l'introduzione delle icone per i matrimoni gay, all'appoggio delle leggi anti-gay di San Pietroburgo, fino alla nota vicenda delle "Pussy Riot").
Non è difficile immaginare che le immagini verranno facilmente etichettate come "Controverse", data la cultura predominante del «scherza coi fanti ma lascia stare i santi» che pare attribuire una sorta di immunità alla curia, anche quando sotto attacco non è la religione in sé ma gli uomini che la rappresentano.

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