Il papa su Twitter


«Cari amici, è con gioia che mi unisco a voi via Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico tutti di cuore». È stato questo il cinguettio d'esordio lanciato oggi (in diretta televisiva) dal pontefice sul popolare social network. Il suo profilo era stata annunciata già lo scorso 3 dicembre ed i fedeli erano stati invitati a "dialogare" con lui attraverso domande contrassegnate dall'hasttag ufficiale #faiunadomandaalpapa.
Anche se è già stato anticipato che quelle domande rimarranno probabilmente inevase (la politica scelta dal Vaticano pare essere quella di non seguire altri utenti e di limitarsi a scrivere messaggi unidirezionali) sono oltre 20mila le domande giunti fino ad oggi.
Premettendo che molti di queste sono ironiche, scherzose o prese in giro, l'azienda italiana Expert System ha provato ad isolare quelle più "serie" per eseguire alcune ricerche semantiche su di esse (prendendo in esame solo quelle in lingua italiana).
I temi temi più trattati in risultano essere la religione (41%), la cultura e l'intrattenimento (20%), l' economia e la finanza (16%) e la criminalità (5%). Il nome più citato è quello del papa, seguito da Gesù, Dio e la Madonna.
Spesso gli utenti hanno parlato del'Imu, abbinandolo quasi sempre al verbo "pagare". Altri hanno optato per domande legate ai bambini, citati sia in relazione alla povertà (con parole come "Africa", "mangiare", "sfamare", "oro" e "terzo mondo"), sia agli scandali di pedofilia nella Chiesa ("stuprare", "violentare", "molestare").
Nel campione emerge anche il tema dell'omosessualità, legato a termini contrapposti come "accettare" e "non accettare", ma anche a "discriminare", "preti", "pedofilo", "amare", "fastidio" e "sposare".
Il campione, quindi, pare mostrate una percezione della Chiesa non del tutto estranea a temi finanziari, a scandali o a posizioni discutibili in materia di etica sessuale.

Via: La Stampa
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