Matrimoni gay? Sì, per ora on line


In italia non ci si può sposare con una persona dello stesso sesso. Se la ha sinistra timidamente proposto una unione-ghetto, recenti dichiarazioni della destra lasciano presumere che buona parte della loro campagna elettorale si baserà proprio sulla negazione di quel diritto (e sul compiacimento del volere papale).
Ed è così Dreams Entertainment ACRI e Cultura Europa hanno pensati di colmare tale vuoto in maniera virtuale. Attraverso il sito www.matrimoniogayonline.org sarà possibile scambiarsi una promessa di amore eterno o sposarsi. Il tutto, ovviamente, senza alcun valore legale, ma come gesto simbolico forte di una volontà popolare troppo spesso inascoltata.
Attraverso il sito sarà anche possibile sottoscrivere una petizione, destinata al governo e all'Unione Europea, per chiedere l'approvazione delle nozze gay in Italia.
Lo scorso 13 marzo, infatti, è stato approvato il "Rapporto sulla parità dei diritti tra uomo e donna" che invita i governi locali a non dare «definizioni restrittive di famiglia» al fine di negare diritti e tutele agli omosessuali e ai loro figli, nonché di «riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilità, età od orientamento sessuale». Ed è proprio su quei punti che si vuol far leva affinché le forze politiche italiane siano obbligate a prendere posizione.
3 commenti