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Licenziata perché lesbica

Dopo la morte della madre, Carla Hale ha deciso di firmare il necrologio anche a nome della sua compagna, Julie. Un gesto normale se non addirittura dovuto. Eppure nel leggere quelle poche righe su un quotidiano locale, qualcuno ha pensato bene di correre a lamentarsi dal preside della scuola del figlio, nella quale Carla lavorava da diciannove anni come insegnante di educazione fisica.
Ed è così che la Watterson High School di Columbus, in Ohio (Stati Uniti), ha deciso di licenziarla in tronco perché, secondo l'istituto cattolico, quel rapporto sponsale «è contro l'insegnamento della Chiesa». A nulla sono valsi i tentativi della donna di chiedere al preside un riesame della decisione, mentre l'arcidiocesi di Columbus pare abbia deciso di fare quadrato attorno alla scuola e di non rilasciare dichiarazioni in merito.
Mentre gli studenti hanno organizzato una petizione online per chiedere il reintegro dell'insegnante (con oltre 50mila firme raccolte già nelle prime ore), Carla ha deciso di sporgere denuncia presso la Commissione per le Relazioni della Comunità di Columbus.
A prendere posizione sulla vicenda è stato anche il sindaco della città: «Io sto con Carla Hale -ha dichiarato- Nessuno a Columbus o negli Stati Uniti dovrebbe vedersi negare un lavoro sulla base della persona che ha scelto di amare».


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