La Biancofiore sollevata dalle Pari opportunità per colpa della «lobby gay»


Dopo appena due giorni, Michaela Biancofiore si è vista revocare la nomina di sottosegretario con delega alle pari opportunità in seguito alle proteste di quanti hanno sottolineato le sue continue e feroci affermazioni omofobe pronunciate nel corso degli anni. Proteste a cui la deputata Pdl aveva prontamente risposto sostenendo che: «Le associazioni gay sono una casta che si autodiscrimina e che fa una discriminazione preventiva contro di me. [...] Gay discriminati? Se è per questo sono più discriminate le donne. Perché invece di fare queste sterili polemiche le associazioni gay non fanno comunicati sugli omicidi delle donne? Impareranno a conoscermi e capiranno che sono assai diversa da come mi dipingono. E comunque sappiano tutti che non mi lascerò intimidire».
Decisamente troppo per poter continuare a sostenere la volontà di far rappresentare i diritti dei gay ad una sua carnefice, tant'è che Letta l'ha sollevata dall'incarico promuovendola alla Pubblica Amministrazione.
Se gay potranno tirare un sospiro di solivo nel non essere più rappresentati dall'amazzone tanto cara a Sivio Berlusconi (a cui, comunque, una poltrona è stata comunque assicurata), la totale assenza di commenti da parte del Pdl lascia pensare ad una decisione presa a tavolino e condivisa prima della sua comunicazione.
Andare su tutte le furie, però, è stato Il Giornale di Alessandro Sallusti, pronto a sostenere la tesi di una congiura da parte di una fantomatica lobby gay: «La lobby dei gay -sostiene il giornale di proprietà della famiglia Berlusconi- è più forte di quella dei cattolici, che pure sono in Italia certamente più numerosi e più radicati [...] Le potentissime associazioni per i diritti degli omosessuali hanno proprio ieri ottenuto ciò che volevano, vale a dire la rimozione di Michaela Biancofiore da sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle Pari opportunità».
Insomma, ancora una volta ci si ritrova davanti al solito editoriale-spazzatura finalizzato solo all'aumento della tensione sociale e a sostenere la finta tesi che i diritti altrui vadano necessariamente a ledere quelli degli altri (quasi come se una convivenza pacifica fosse impossibile). E poi, d'altro canto sappiamo tutti che l'8 per mille e l'esenzione dell'Imu per gli enti ecclesiastici e per alcune loro attività commerciali sono state fatte a beneficio dei gay e non dei cattolici, così come è un puro caso se nel resto del mondo si approvano i matrimoni egualitari e da noi non c'è manco lo staccio di una norma contro l'omofobia...
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