Napoli: spunta il volantino omofobo contro il party gay


In occasione del debutto di una serata gay organizzata dal gruppo Criminal Candy e patrocinata moralmente dal Comune di Napoli e dalla II Municipalità, nella zona di Capodimonte hanno fatta la loro comparsa una serie di volantini ricchi di accuse verso gli organizzatori dell'evento e verso il sindaco Luigi de Magistris (da loro reputato reo di occuparsi solo di «eventi e manifestazioni frivole» anziché dei veri problemi della città).
Il tutto condito anche da insopportabili accuse personali, come quelle rivolte alla madrina Lia Zeta (da noi già conosciuta come protagonista del cortometraggio "Icontroversy").
A far capire la matrice omofoba del gesto è anche il fatto che tutte le rivendicazioni ed argomentazioni presentate finiscano sempre con il condannare il fatto che si tratti di una serata gay. Naturalmente (così come pare divenuta una consuetudine) gli autori del messaggio si auto assolvono da ogni accusa di omofobia prima di ricorrere a più biechi preconcetti per le loro tesi, arrivando ad ipotizzare che si svolgano orge e sessioni sadomaso estreme nel bel mezzo della serata (forse un po' troppo per risultare credibile. Tantoppiù che l'immagine di apertura è provocatoriamente stata scelta proprio fra quelle più esplicite che è possibile trovare fra le gallery degli ultimi eventi organizzati dal gruppo... e di certo non appare poi così "proibita").
Il presidente della municipalità, Francesco Chirico, ed il consigliere con delega alle pari opportunità, Pino De Stasio, concordano sulla matrice omofoba delle affissioni ed hanno espresso la loro solidarietà alla comunità lgtb partenopea. «Questi volantini razzisti e omofobi -ha dichiarato De Stasio a Il Mattino- riportano Napoli indietro di 20 anni. Stiamo riflettendo se denunciare l'accaduto e costituirci parte civile per dare un segnale forte».

Immagini: [1] [2] [3] [4]
3 commenti