Il Family Research Council organizza un Ex-gay Pride


Poco importa se l'omosessualità non è una malattia e se l'evidenza dell'inutilità e della pericolosità delle cosiddette «terapie riparative» è sotto l'occhio di tutti (così come recentemente ammesso anche dal fondatore di Exodus e come testimoniato dall'alto numero di suicidi di chi si è sottoposto a "terapie" basate sull'umiliazione e sull'odio di sé stessi). La potente organizzazione americana Family Research Council ha deciso di tentare di imporre con la forza quella è ormai una conclamata menzogna, ed ha chiesto all'amministrazione Obama di proclamare luglio il mese dell'orgoglio degli ex-gay (ossia di quei gay che si dichiarano "guariti" dall'omosessualità grazie alla preghiera e al pentimento).
Il tutto come risposta alla sentenza della Corte Suprema sull'incostituzionalità del Doma e come risposta alla proclamazione del mese di giugno da parte di Obama come del mese dell'orgoglio gay. Il 31 luglio prossimo si terrà anche un Ex-gay Pride nella città di Washington D.C., al quale prenderanno parte i membri del Partito repubblicano più noti per le loro posizioni omofobe.
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