La Francia tenta di prevenire l'omofobia


Il Governo francese pare intenzionato prevenire l'omofobia anziché combatterla una volta maturata. Ed è così che in 600 classi di 275 scuole elementari (con l'obiettivo di estendere il progetto all'intero territorio nazionale già nel 2014) prenderà il via un programma chiamato "ABCD dell'uguaglianza". L'obiettivo sarà quello di «educare alla cultura dell'uguaglianza fra i sessi» per «eliminare pregiudizi e stereotipi che possono essere alla base di discriminazioni». Dal punto di vista più pratico, il Ministero ha invitato gli insegnanti ai affiancare alle letture più classiche (che spesso «veicolano stereotipi di genere») anche libri che presentino anche le altre realtà e forme di famiglia possibili.
Nei licei, invece, si darà vita ad un progetto di lotta all'omofobia che possa promuovere «il rispetto e l'uguaglianza». Verrà anche data più visibilità al servizio "Ligne azur" (Linea azzurra), un servizio che offre assistenza e supporto agli adolescenti che dovessero avere dubbi riguardo al proprio orientamento sessuale, alla propria identità di genere o alla propria salute sessuale.
Immediata ed immancabile è partita la controffensiva della Manif pour tous che si è recata davanti alla scuole per distribuire volantini con scritto: «Genitori! Attenzione! La scuola vuole incitare i vostri bambini di sei anni a scegliere il loro futuro orientamento sessuale: maschio, femmina, neutro, altro». Naturalmente poco importa se non è affatto così dato che ai bambini verrà fornita solo una semplice informazione, ma per la Manif pour tous quella è stata l'occasione anche per istituire dei comitati di vigilanza (composti rigorosamente dai genitori cattolici degli alunni) che abbiano il compito di vigilare sull'operato degli insegnanti al fine di «difendere i bambini» e di denunciare pubblicamente qualsiasi insegnante che dovesse dire parole o pensieri che loro non condividono (insomma, un'intimidazione in piena regola, ndr).
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