Il Vietnam ha approvato le unioni civili


A poco più di un anno di distanza dalla celebrazione del primo Gay Pride del Paese, il Vietnam ha approvato una legge che introduce delle partnership civili aperte anche alle coppie gay.
Il parlamento del Paese asiatico stava discutendo da mesi la norma, ma l'iter ha avuto un'accelerazione in seguito al clamore mediatico suscitato dalla multa inflitta ad una coppia dello stesso sesso, punita dalle autorità locali per atti «contraria agli usi e ai costumi del Vietnam» a causa dell'organizzazione una cerimonia simbolica che potesse sancire la loro unione dinnanzi ad amici e parenti. Un'eventualità che ora non potrà più ripetersi.
Allo stesso tempo non passa certo inosservato come la cultura politica della regione si stia gradualmente trasformando dal totalitarismo al pluralismo, il tutto grazie all'azione di una società civile emergente pronta a sfidare le regole del partito comunista (al potere dal 1976 sino a poco tempo fa). Giusto all'inizio dell'anno sono stati molti i personaggi, gli intellettuali e gli ufficiali pubblici vietnamiti che hanno scelto di firmare una petizione per chiedere una carta costituzionale di tipo occidentale e la trasformazione del Vietnam da uno stato a partito unico in una democrazia.
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