Sochi 2014: la prima atleta a prendere posizione contro le leggi anti-gay russe


La snowboarder olandese Cheryl Maas è probabilmente destinata a passare alla storia come la prima atleta di Sochi 2014 ad aver preso posizione contro le leggi anti-gay russe. Al termine della sua esibizione, infatti, ha mostrato a favore della telecamera un guanto decorato con un arcobaleno e un unicorno, due simboli del movimento lgbt.
L'organizzazione si è prontamente affrettata a dichiarare che Maas possiede quei guanti da anni e che nell'indossarli non ci fosse alcuna volontà di contestare alcunché, ma l'atleta ha smorzato quella posizione sostenendo che forse si è trattata di una protesta inconscia per i diritti lgbti. «Sono una ribelle, quindi chi lo sa?», ha detto.
Maas è una dei sei atleti dichiaratamente gay che stanno partecipando ai Giochi Olimpici invernali. Insieme a lei troviamo anche la pattinatrice canadese Anastasia Bucsis, la snowboarder australiana Belle Brockhoff, la pattinatrice tedesca Ireen Wüst, la pattinatrice olandese Sanne van Kerkhof e la sciatrice Barbara Jezeršek.
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