I libretti della discordia: Gaynet ne svela il contenuto


Il cardinal Bagnasco ha parlato di «dittatura», il sottosegretario all'istruzione di «invasione di campo». I cattolici sono sul piede di guerra mentre il governo ne ha bloccato la diffusione. Stiamo parlando degli opuscoli che l'Unar ha realizzato per cercare di contrastare il fenomeno del bullismo omofobico nelle scuole.
Come troppo spesso accade in Italia, tutti parlano di un qualcosa di cui pochi conoscono il contenuto. Certo, qualche sito avanza l'ipotesi che non sia necessario leggere qualcosa per condannarla, ma fortunatamente c'è anche chi non condivide quella tesi.
Ed è così che Gaynet ha diffuso i tre libretti che hanno creato un simile putiferio e che si è ritenuti troppo "pericolosi" perché potessero finire nelle mani degli insegnanti (perché è al corpo docente che erano dedicati, ndr).
«Il grossolano equivoco su cui si fonda la propaganda contraria -spiega Gaynet- è che essi vorrebbero imporre un modello sostituendolo ad un altro, quando, invece, si tratta semplicemente di affiancarne degli altri, facendo capire a ragazzi e ragazze che esiste un pluralismo di realtà umane come gli etero, i gay, le lesbiche, i bisex, i trans e le famiglie eterogenitoriali così come quelle omogenitoriali [...] La vera censura , a dispetto di quanto vorrebbero far pensare certi integralisti, è proprio quella dei conservatori. Basti pensare non solo alla violenta reazione contro la pubblicazione dell'Istituto Beck, ma anche all'assemblea degli studenti di Modena con Vladimir Luxuria, che alla fine non si è svolta nonostante lo sciopero degli studenti, o al tentativo del consigliere comunale di Trento di strappare i bambini alle famiglie omogenitoriali».

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