La Russia premia l'omofobia di Nintendo (che però fa retromarcia)


Il rifiuto di Nintendo di includere la possibilità di instaurare rapporti gay all'interno della nuova versione di Tomodachi Life (una realtà virtuale in cui i giocatori possono interagire su un'isola) continua a tener banco sulla stampa di mezzo mondo.
L'azienda ha così deciso di correre ai ripari e, se nei giorni scorsi si era limitata a sostenere di non voler esprimere alcuna critica sociale con il suo gioco, ora pare aver scelto di fare una sorta di retromarcia: «Ci scusiamo per aver deluso molte persone con la scelta di non includere relazioni omosessuali in Tomodachi Life -fanno sapere- Purtroppo per noi non è possibile cambiare il design del gioco e la modifica richiede uno sviluppo così significativo da non poterla rilasciare con una patch [...] Qualora dovessimo creare un nuovo capitolo del gioco, ci impegniamo a progettare una nuova esperienza di gioco che sia più inclusiva e che rappresenti meglio tutti i giocatori».

Eppure, in mezzo a tante critiche, c'è un luogo dove la loro decisione pare sia stata apprezzata: la Russia. Pur non essendoci dichiarazioni ufficiali nei confronti di Nintendo, le autorità moscovite hanno deciso di "punire" il suo principale concorrente e di vietare ai minori di 18 anni l'acquisto di The Sims.
Lanciato da EA Games nel 2008, si tratta di una realtà virtuale che ha permesso l'instaurazione di rapporti fra persone dello stesso sesso sin dalla sua prima edizione, procedendo poi ad includere anche la possibilità di celebrare matrimoni gay e di adottare bambini (per giunta mandando su tutte le furie il nostro Carlo Giovanardi).
Nel 2009 le autorità russe avevano ritenuto il gioco adatto a chiunque avesse più di 12 anni, ma l'entrata in vigore della nefasta legge sulla cosiddetta «propaganda omosessuale ai minori» è il motivo con cui è stato spiegato tale innalzamento d'età (e per capirne la "Pericolosità", si pensi come in Germania qual gioco sia stato ritenuto adatto ai bambini dai sei anni in su). Vien da sé che EA Games si ritroverà a perdere una fetta importante di consumatori a beneficio dell'unico prodotto che potrà essere acquistato dai ragazzi (ossia Tomodachi Life) esclusivamente in virtù del divieto ad ogni tipo di rapporto che non sia espressamente eterosessuale.
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