Scuola trevigiana mostra un filmato con un gay, i genitori protestano: «I ragazzi si sono sentiti male»


«Non tutti sono ancora preparati ad affrontare simili tematiche. E infatti qualcuno si è anche sentito male, una volta tornato a casa». A sostenerlo è uno dei 120 genitori che hanno dichiarato guerra al Comune dopo che agli alunni delle scuole medie del Quinto circolo didattico cittadino è stato mostrato un filmato didattico in cui c'era anche un uomo che lasciava la moglie per andare a vivere con un altro uomo.
Da qui la decisione di scrivere una lettera di protesta al sindaco e di contattare i genitori degli altri Circoli didattici cittadini, per amplificare la protesta e per impedire che le lezioni di "educazione sentimentale" progettate dall'Usl 9 per le scuole secondarie inferiori possano proseguire.
Qualche tempo fa furono cinquanta famiglie di Ponzano a scagliarsi contro il programma dell'Usl, arrivando anche ad organizzare una riunione pubblica dal titolo "Educazione sentimentale o propaganda gay?". Nell'occasione si sostenne che «Si scambiano per educazione all'affettività contenuti come la propaganda gender, dove alla famiglia tradizionale si sostituisce quella formata da due papà o da due mamme».
Se pare inverosimile credere che alcuni ragazzi si sia sentito male alla semplice visione di un gay, non passa inosservato come i termini utilizzati siano tutti riconducibili ai neologismi coniati dal mondo cattolico, così come ormai appare un tormentone il voler sostenere che i ragazzi non debbano conoscere l'esistenza dell'omosessualità sino a quando non avranno maturato sufficienti pregiudizi.

A scatenare il panico sui giornali locali è intervenuta anche l'onnipresente Alida Vismara (una donna svizzera che passa le sue giornate a sostenere la validità di presunte "terapie riparative" dell'omosessualità), pronta a sostenere che: «Non esistono "i gay" e "gli etero" ma solo ragazzi con emozioni sessuali che possono sempre cambiare ed essere condizionate anche da filmati come quello visto, specialmente se i ragazzi sono fragili e insicuri. Il Centro Adolescent Health negli Stati Uniti, ha esaminato 10.000 adolescenti e ha scoperto che la stragrande maggioranza dei sedicenni che ha riportato emozioni omosessuali ha riferito che l'anno successivo provavano emozioni solo eterosessuali. Queste indagini hanno prodotto risultati inaspettati».
Curioso si parli di «risultati inaspettati» a fronte di una realtà che tutti conoscono o possono conoscere semplicemente leggendo Wikipedia (nel lemma "Omosessualità adolescenziale" viene chiaramente spiegato che «una buona parte degli adolescenti sperimentano vaghi giochi sessuali con i coetanei dello stesso sesso, ma ciò non comporta necessariamente una messa in discussione della propria sessualità»). E può capitare anche di nascere con un colore degli occhi o dei capelli diversi da quelli che si avranno in età adulta, ma questo non significa che uno sia libero di «scegliere» il colore degli occhi o che i suoi capelli possano cambiare tonalità semplicemente guardando un filmato...
Chi si allarma davanti a distorsioni generate dalla fantasia degli omofobi. non fa che dimostrare la propria ignoranza e disinformazione, confermando la necessità di istruire su ciò che la scienza ufficiale ci insegna.
La superstizione e l'ignoranza, infatti, portano alcune persone a rivolgersi a maghi o guaritori: non volere che i ragazzi sappiano che l'omosessualità è una variante naturale dell'orientamento sessuale è come chiedere che non gli venga detto che esiste la medicina e che rivolgendosi ai medici o a professionisti è una scelta assai più saggia che rivolgersi a chi compie un qualche rito bruciando spezie ed erbe aromatiche.
7 commenti