La Pascale apre alle unioni civili gay


Dopo aver conquistato la prima pagina de Il Giornale con le foto esclusive di Dudina (la nuova barboncina che Berlusconi avrebbe voluto per un matrimonio combinato con Dudù), è attraverso un'intervista al Corriere del Sud che Francesca Pascale ha chiesto un'apertura di Forza Italia alle unioni civili gay o ai pacs (e non certo matrimoni, ndr).
La giovanissima fidanzata dell'ex premier (che in passato si è vantato di aver impedito che i matrimoni gay potessero essere approvati in Italia) ha dichiarato che «È giusto che il centrodestra faccia la sua parte, difendendo la libertà di tante coppie omosessuali che vogliono vivere in pace». Ed ancora: «Cristo ha detto: ama il prossimo tuo come te stesso. Non ha insegnato a fare differenza tra gay e etero. Ecco: mi piacerebbe se il centrodestra aprisse un po' la testolina per dire: siamo liberali fino in fondo e non quando ci interessa o fa comodo. Approfittiamone ora che c'è un Papa liberale, che ha mostrato significative aperture verso divorziati e omosessuali».
Vien da sé che la Pascale non ha alcun ruolo in Forza Italia se non quello di essere la fidanzata di un uomo che cerca di muovere i fili del partito dopo la sua espulsione dal senato a seguito di una condanna definitiva per frode fiscale. Un uomo che ha stretto alleanze con le gerarchie ecclesiastiche (specie con le correnti ruinianie) espresse attraverso le posizioni a sostegno dell'esenzione dall'Ici della Chiesa, la posizione in merito alla legge 40 sulla fecondazione assistita, la presa di posizione nel Englaro contro l'eutanasia, sino all'ostilità ad ogni apertura al riconoscimento delle unioni omosessuali.
Poco chiaro è anche la necessità di pensare alla necessità di un'approvazione papale per una legge dello stato, soprattutto perché appare semplicistico parlare di un «Papa liberale» dato che Papa Franceso è solito tacere su questi temi, lasciando alle gerarchie ecclesiastiche il compito di intervenire (e sarebbe assurdo pensare che Bagnasco possa dare a sua benedizione... peraltro non certo necessaria in uno stato laico come l'Italia).
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