Corte Suprema: «Lecita l'obiezione al rispetto della legge se si invoca la propria libertà religiosa»


È una sentenza grave e preoccupante. La Corte suprema degli Stati Uniti ha accolto il ricorso presentato dall'azienda cristiana Hobby Lobby che aveva deciso di non fornire copertura assicurativa sanitaria per le spese abortive e per la pillola del giorno dopo, così come previsto dalla riforma sanitaria di Obama (una riforma che ha permesso l'accesso all'assicurazione medica ad oltre ad oltre quindici milioni di persone in più rispetto a prima).
Secondo il giudice conservatore Sam Alito, le aziende di proprietà di non più di cinque persone avrebbero il pieno diritto di esercitare la propria libertà religiosa nello scegliere di opporsi all'adempimento di una legge se ritenuta moralmente inaccettabile.
«La decisione della Corte è una vittoria, non solo per la nostra azienda di famiglia, ma per tutti coloro che cercano di vivere con coerenza la loro fede. Siamo grati a Dio e a coloro che ci hanno sostenuto in questo difficile cammino», ha dichiarato Barbara Green, co-fondatrice della catena di negozi Hobby Lobby.
Vien da sé che la decisione ha di fatto reso opzionale il rispetto della legge, introducendo un pericoloso precedente che vede i diritti dei dipendenti trasformati in una concessione. I giudici si sono affrettati ad affermare che non si potrà agire liberamente nella rivendicazione del proprio diritto all'obiezione, ma un pericoloso varco pare essere stato aperto e rischia di portare altre società a far valere la propria fede religiosa per negare servizi a dipendenti o clienti.
La Hobby Lobby è una catena i negozi con sede ad Oklahoma City che conta oltre 15mila dipendenti. È sempre chiusa la domenica in segno di rispetto per la fede cristiana, diffonde musica sacra nei suoi negozi ed offre consulenza spirituale gratuita ai suoi lavoratori.
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