A vent'anni dai fatti, la polizia australiana ha presentato le sue scuse per il raid del 7 agosto 1994


Sarà pur vero che sia meglio tardi che mai, ma la polizia australiana ha presentato solo ora le sue scuse ufficiali per quanto accaduto il 7 agosto 1994.
Quella notte alcuni agenti armati fecero irruzione in nella discoteca gay Victoria Tasty e sequestrarono per ben sette ore i 463 avventori. Si arrivò anche a vere e proprie umiliazioni gratuite, come il sottoporli a perquisizioni rettali dinnanzi agli occhi degli altri clienti.
Ai tempi qualcuno avviò un'azione legale nei confronti della Polizia del Victoria (i danni appurati dai giudici superarono i 10 milioni dollari) anche se molte vittime preferirono rinunciare al risarcimento per paura di doversi ritrovare a fare pubblicamente outing.
Ora, a vent'anni dall'incidente, il commissario Lucinda Nolan ha dichiarato: «Gli eventi che hanno avuto luogo quella notte hanno causato sofferenza e hanno avuto un significativo impatto sul rapporto tra la Polizia di Victoria e la comunità lgbti. È pertanto opportuno rivolgere scuse sincere ai membri della comunità che sono state colpiti dagli eventi di quella notte e anche alla comunità lgbti più ampia per l'impatto che questo evento ha avuto sul nostro rapporto negli ultimi due decenni. Sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare. Sappiamo che ci sono troppi incidenti e reati legati ad omofobia e transfobia. Siamo consapevoli che la comunità lgbti ha bisogno di avere fiducia sul fatto che le loro segnalazioni saranno prese sul serio e che le loro denunce saranno trattate con rispetto».
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