Parlamentari ugandesi rivogliono la legge anti-gay entro tre giorni


Settimana scorsa la Corte Costituzionale ugandese ha invalidato la legge incarcera-gay (dato che era stata votata senza il quorum necessario), ma un gruppo di parlamentari è già al lavoro per tentare di introdurre una votazione urgente atta a riattivare la norma «entro tre giorni».
Fonti internazionali sostengo che la loro proposta sia già stata sottoscritta da un centinaio di parlamentari, anche se un voto rapido apparirebbe impossibile dato che la sentenza pronunciata imporrebbe la stesura di un nuovo testo ed un nuovo iter parlamentare.
Secondo il famigerato David Bahati (creatore e promotore della prima norma) le regole potrebbero essere sorvolate qualora si riuscisse a far passare l'idea che la riattivazione della legge sia dettata da motivi d'urgenza. Se così non fosse, l'uomo si dice certoc he prima o poi la sua proposta di legge contro la comunità lgbt verrà ripristinata: «Che si tratti di domani, una settimana o un mese, faremo in modo che il futuro dei nostri figli sia protetto, la famiglia sia protetta e la sovranità popolare venga tutelata. I tecnicismi non sono un grosso problema, ma ribadiremo che nessun essere umano può essere omosessuale qui in Uganda».
Pieno appoggio al progetto è stato espresso dall'arcivescovo Stanley Ntagali, pronto a chiedere che il Parlamento corri ai ripari e ripristini al più presto l'inasprimento del divieto all'omosessualità (attualmente l'omosessualità è ancora criminalizzata ma non è possibile punirla con 14 anni di carcere o con l'ergastolo, così come è venuto meno l'obbligo di denunciare i gay alla polizia).
«L'opinione pubblica appoggia la norma -ha dichiarato- e chiedo che il Parlamento ne approvi una simile con un quorum maggiore. Faccio appello anche a tutte le persone timorate di Dio e a tutti gli ugandesi affinché rimangano impegnati a lottare contro l'omosessualità, che è contraria all'ordine di Dio, fino a quando una legge non proteggerà le nostre famiglie, i giovani e i bambini del nostro paese».
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