Egitto: arrestate nove persone per aver partecipato ad un matrimonio gay simbolico


«Le immagini, umilianti e deplorevoli, fanno arrabbiare Allah». Con queste parole un magistrato egiziano ha spiegato il perché dell'arresto di nove uomini.
Ad essere finito sotto accusa è un video pubblicato su YouTube che mostrava un matrimonio gay celebrato sul Nilo ed alcuni ragazzi impegnati a festeggiare. Le immagini erano state registrate lo scorso aprile ma hanno iniziato a divenire virali solo ad agosto, scatenando così le indagini della polizia.
In Egitto l'omosessualità non è reato, ma con crescente frequenza i gay e le lesbiche del Paese vengono perseguitati attraverso il ricorso ad una generica norma contro «la dissolutezza ed immoralità». Il magistrato ha anche disposto degli esami medici per tentare di determinare l'orientamento sessuale degli imputati, quasi a volerli umiliare attraverso test inutili, privi di scientificità e con effetti sull'accusa non così evidenti (quale dovrebbe essere lo scopo di appurare un qualcosa che non è illegale?).
Solamente lo scorso aprile altri quattro gay egiziani vennero condannati al carcere con l'accusa di un comportamento immorale legato al loro orientamento sessuale.

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