I lettori de Il Giornale si schierano con Buonanno e rilanciano: «I gay sono inferiori agli etero»


Perché Buonanno passa la vita ad insultare i gay? La risposta pare arrivare dalla pagine de Il Giornale, dove i commenti sulla vicenda hanno dell'incredibile.
Ma andiamo con ordine. Il quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi ha riassunto la vicenda con un racconto che pare avere poca somiglianza con quanto documentato dalle immagini. L'articolo, infatti, lascia molto spazio alle millantate violenze denunciate da Buonanno, esaltato per l'audacia attribuita a chi «non ha esitato a rispondere» alle provocazioni o giustificato nei tenimi pronunciati sulla base di una presunta precisazione del politico che avrebbe sottolineato come «queste azioni rappresentano solo chi le ha compiute». Peccato che, anche a leggere e rileggere la lettera che viene citata in merito, di quest'ultima precisazione non vi sia traccia.
Sul Fronte di Romani si preferisce parlare di «attacchi» o di azioni volte a «sbarrare la strada» all'eurodeputato. Anche il taglio scelto per le sue affermazioni le fanno apparire come una vera e propria ammissione di colpa: «Quello che mi ha spinto a farlo è stato la rabbia ogni volta che fa uscite». Insomma, un cane rabbioso che attacca il povero politico.

Su queste basi i lettori de Il Giornale hanno dato libero sfogo al loro classico odio. Uno dice: «Credo sia innegabile che esserlo rappresenti un'anomalia, non è e non potrà ne dovrà mai essere normalità gli piaccia oppure no». Un altro si lancia nel sostenere che «noi dobbiamo sentirci offesi dal loro comportamento nei nostri confronti. Tutto il resto penso sia solo perché vogliono essere alla pari con noi, visto che non ci riescono la mettono sull'offesa e sulla discriminazione sessuale».
Un terzo utente mostra di amare molto gli insulti omofobi e scrive: «Sarebbe anche ora che la si finisca di impedire a uno che non è fr*cio di pensare che i fr*ci gli piacciano. Nessuno vuole la testa di questi esseri umani, ma devo poter avere la libertà di pensare che la normalità non alberga in questi soggetti. Per una semplice ragione di natura. Se fosse naturale che il mondo sia composto da gay e lesbiche, la specie si estinguerebbe. Anzi non si sarebbe mai potuta neanche sviluppare. Per l'esattezza loro stessi non sarebbero mai esistiti. Per cui, esistete pure, ma non rompete gli zebedei oltre il lecito». Gli fa eco un quarto: «Bravo Buonanno!!! I fr*ci so fr*ci. E basta!».
C'è persino chi si spinge a scrivere: «Eccola qui chiara e limpida la democrazia degli omosessuali. Non puoi avere le tue idee ed esprimere le tue opinioni. Sono come i trinariciuti che vogliono i cervelli all'ammasso. Hanno paura delle idee di Buonanno perché sanno che sono quelle della maggioranza della gente». Ed ancora: «Fr*ci, incestuosi e stupratori sono la stessa cosa» «Bravo Buonanno! Semplicemente bravo! È ora di finirla! Il loro modo di essere è un loro problema!», «Sono bianco, eterosessuale e cristiano: mi sento discriminato da ne*gri, clandestini, zingari, finocchi e Unione Europea»...
In conclusione non manca chi afferma che in Italia la comunità lgbt è avvantaggiata e i gay (che lui preferisce chiamare poco gentilmente «checche isteriche») «stanno ottenendo tutto quello che vogliono, sempre aggirando la legge a agendo in maniera disonesta e approfittatrice». Insomma, qui in Italia la comunità lgbt è sommersa dai diritti...

Se la Digos la smettesse di indagare sugli uomini che baciano il marito in piazza ed iniziasse a sequestrare gli indirizzi IP dei lettori de Il Giornale, forse l'Italia potrebbe finalmente tornare ad essere un Paese civile. Ma fino a quel giorno non ci si potrà che vergognare di una nazione in cui c'è chi si dice fiero di essere rappresentato da Buonanno....
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