La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto i ricorsi contro i matrimoni gay


La Corte Suprema degli Stati Uniti, presieduta da John Roberts, ha respinto i ricorsi contro le nozze tra persone dello stesso sesso presentati da Indiana, Oklahoma, Virginia, Wisconsin e Utah. In quelle sedi i giudici federali sentenziarono l'incostituzionalità del divieto ai matrimoni gay: la Corte ha quindi deciso di non intervenire nelle decisioni prese dai tribunali dei singoli stati e di non pronunciarsi sul tema a livello nazionale, ma di fatto ha creato un precedente che potrebbe essere in grado di aprire al riconoscimento dei matrimoni gay in tutti gli stati.
La decisione aprirà le porta ai matrimoni tra persone dello stesso sesso nei cinque Stati che avevano presentato appello e, a breve, le coppie omosessuali potranno dunque sposarsi in almeno 24 stati. Probabilmente il numero sarà destinato a salire a 30 dato che il North Carolina, il West Virginia, il South Carolina, il Wyoming, il Kansas e il Colorado fanno parte della giurisdizione delle corti d'appello che hanno rifiutato i ricorsi.
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