Gli azzeccagarbugli per la vita


I Giuristi per la vita hanno la più pallida idea di come funzioni la giustizia in Italia? Viene da chiederselo nel leggere i messaggi che pubblicano sulla propria pagina Facebook:

Il Sindaco di Roma: non ha ascoltato i Giuristi per la Vita, non ha ascoltato il Ministro degli Interni, se n'e' infischiato dell'ordine del Prefetto, adesso che e' stato bocciato anche dal TAR, cosa aspetta che le forze dell'ordine vadano in Comune a sequestrare i registri incriminati? Contro l'insistenza ideologica non può neppure il buon senso.

L'associazione lamenta dunque come il comune di Roma non abbia obbedito al loro volere (e perché mai avrebbe dovuto?, ndr) e usa termini poco lusinghieri nel descrivere i motivi che hanno portato a non adempiere alle richieste del prefetto (tutte esplicitate nel ricorso che il Comune ha presentato al Tar sulla base del parere di professionisti dell'area giuridica, tutti concordi nel sostenere che sia illegale il rifiuto alla trascrizione)... ma è nella terza affermazione che l'associazione dà il peggio si sé. Secondo il messaggio pubblicato, infatti, il Tar del Lazio avrebbe bocciato le argomentazioni presentate da Marino.
Peccato che non sia così.
Il Tar del Lazio si è semplicemente rifiutato di sospendere in via cautelativa l'ordinanza con cui erano state cancellate le trascrizioni di due coppie, peraltro firmatari di un ricorso diverso da quello presentato dal Comune di Roma. Il fatto che un giudice non abbia sospeso il provvedimento in vista della sentenza non ha alcun effetto su quella che sarà la decisione in merito ad un altro ricorso.
Inaccettabile è poi l'invito ad un intervento di forza da parte dell'autorità pubblica, quasi come se il riconoscimento di un documento valido in tutto il resto d'Europa potesse rappresentare un qualche "pericolo" per i cittadini. Ma, purtroppo, contro l'insistenza ideologica dei Giuristi per la vita non può neppure il buon senso.
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