Ecco perché la Giornata Mondiale per la Lotta contro l'Aids è importante


Oggi si celebra la Giornata Mondiale per la Lotta contro l'Aids e mai come in questo periodo è importante parlare. Il finto pudore nel voler evitare di parlare di sesso è di per sé un alleato della disinformazione e dell'aumento di rischio, aggravati da chi si adopera per strumentalizzare l'argomento e diffondere finte notizie riguardo al fatto che l'Hiv sia un problema che riguardi solo i gay (ed è forse a causa del sentirsi immuni dal problema che si sta osservando un preoccupante aumento di infezioni fra la popolazione eterosessuale).
Alcune statistiche mostrano come un terzo degli adolescenti inglesi non sappia che l'Hiv possa essere contratto attraverso rapporti sessuali non protetti, così come il 79% di loro non è soddisfatto delle dimensioni del proprio pene. Sebbene i due dati possano sembrare scollegati, il secondo mostra chiaramente come le nuove generazioni siano portate ad apprendere il sesso attraverso la pornografia internet, spiegando come il paragone li porti a sentirsi sempre meno adeguati (così come appare ovvio se l'unico metro di paragone non è il compagno di squadra sotto la doccia ma un attore scelto per le due dimensioni, ndr). Dato che i film a luci rosse non nascono come prodotti educational, vien da sé che la proposta da cui i giovani prendono spunto rischia di mostrare troppo spesso situazioni a rischio che è bene non emulare soprattutto nei rapporti occasionali.
Ma non finisce qui. Fa riflettere anche un video che sta circolando su vari siti omofobi e che mostra l'intervento di Simone Pillonm, consigliere nazionale del Forum associazioni familiari, durante una conferenza del 13 novembre scorso. Tralasciando la questione di come pare che i fatti descritti non siano mai avvenuti, attenzione deve essere dedicata alle rivendicazioni dell'uomo riguardo a ciò che non deve essere detto nelle scuole italiane.
Le immagini, infatti, lo mostrano mentre ironizza su come i ragazzi fra i 14 e i 19 anni non abbiano bisogno di istruzioni su come far sesso, con tanto di battute sulle indicazioni che sconsigliano di usare lubrificanti che possano danneggiare i preservativi o scagliandosi contro sistemi di prevenzione che dice di non conoscere e di aver dovuto cercare su Internet. La teoria, quindi, appare sia il chiedere che la scuola non porti alla conoscenza dei ragazzi i sistemi di prevenzione che neppure i loro genitori conoscono, ma che potrebbero garantire la loro salute in caso di rapporti a rischio.
Barattare il proprio imbarazzo nel parlare di sesso con l'aumento dei rischi per la salute dei giovani è un atto criminale ma, ahinoi, troppo spesso ritenuto accettabile nell'Italia del finto perbenismo dove si preferisce condannare a morte i propri figli piuttosto che pronunciare ad alta voce la parola «profilattico».
Ecco perché la Giornata Mondiale per la Lotta contro l'Aids ha sempre più senso, soprattutto a fronte di movimenti che si battano per il silenzio e per la proibizione di informazioni così importanti per la salute pubblica.
2 commenti