Alla fine la Regione Lombardia ha tentato di avvalorare le screditatissime terapie di riconversione


«L'omosessualità non è malattia né fisica né mentale. Se però un omosessuale chiede sostegno e aiuto pastorale allora i totalitarismi non vogliono. Chi sono io per giudicare le persone omosessuali? Ma allora lasciateci aiutare le persone omosessuali che lo chiedono». Secondo quanto riportato sulla pagina Facebook di Mario Adinolfi, è quanto dichiarato da Massimo Introvigne nel corso del contestato convegno sulla famiglia organizzato da Regione Lombardia.
Vien da sé che la prima parte della frase appaia in totale contrasto con la seguente ed il negare ciò che poi si afferma con parole velate sia solo una scusa dialettica per tentare di auto-scagionarsi dalle accuse. Già pdi per sé il sostenere che un gay vada «aiutato» la dice lunga, ma se poi l'«accompagnamento pastorale» implica l'andare a dire ad una persona che deve essere accettata dalla Chiesa ma che questa non potrà mai accettare la sua omosessualità, magari poi finendo con il suggerire le fantomatiche "terapie" di Nicolosi come via d'uscita (così come avviene sui siti delle associazioni presenti al convegno), allora si sta per forza suggerendo di "curare" i gay. Come si potrebbero sostenere teorie che si basano sull'omosessualità come una patologia trattabile se davvero si pensasse che omosessualità non è malattia?
In fondo nel giugno del 2013 Introvigne definii l'omosessualità come una «pretesa prometeica dell'uomo di "farsi da sé", di negare che esista una natura umana, e l'affermazione che possiamo inventarci come meglio preferiamo la nostra identità e il nostro modello di famiglia. Ma negare la natura significa negare che esista un Dio Creatore». In altre parole, l'omosessualità in natura non esiste e deriverebbe da non meglio specificati fattori esterni. Facile è presumere che possa identificarle in quelle teorizzate da Nicolosi dato che, in un articolo del 2013 (intitolato "Exodus International chiude dopo aver aiutato tanti omosessuali a cambiar vita") prese le difese proprio di quelle terapie screditate persino da chi le praticava. Ovviamente, però, Introvigne non manca di sostenere che la vera storia della chiusura di Exodus non sia quella che tutti noi conosciamo, ma che «l'ultimo presidente, Chambers, ha cercato di giustificare il fallimento morale e organizzativo rovesciando le premesse teologiche di Exodus International e abbracciando alcune tesi tipiche delle ideologie omosessualiste».


Detto questo, veniamo alla sua domanda. Se un uomo si vuol suicidare è forse lecito aiutarlo a farlo perché in fondo è lui che lo sta chiedendo? Il discorso è più o meno lo stesso. Stando a qualunque manuale scientifico che non sia stato rilasciato da una realtà legata ad interessi religiosi, il sostenere che l'orientamento sessuale possa essere cambiato è scientificamente inaccettabile, così come numerosi sono i documenti che dimostrano la pericolosità delle conseguenze di presunte "terapie" volte a farlo.
Vien da sé, quindi, che non sia lecito trattare con strumenti da stregone vudù chi ha davvero bisogno di aiuto... ma per accettare la sua natura, non certo per essere messo nelle mani di chi vuole finire l'opera dei danni provocati dall'omofobia interiorizzata. In particolar modo quando si tratta di minorenni, troppo spesso a rischio di rimanere vittime dei pregiudizi o del bigottismo di mamma è papà.

L'idea che una regione italiana dia spazio e voce a chi sostiene simili tesi finendo con il creare stigma sociale (l'idea che l'omosessualità sia una scelta non può che inculcare odio verso chi è gay, ma certo non per sua scelta) e mette a rischio la salute, le speranze ed il futuro delle persone che rischiano di finire nelle mani di uomini mossi solo da convinzioni religiose. Dato che la Costituzione definisce la salute come «fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività», tanto dovrebbe bastare a spiegare perché ad Introvigne non dovrebbero essere consegnate nuove vittime.

Update: Massimo Introvigne ah richiesto la rettifica di alcune affermazioni riportate nell'articolo. Clicca qui per leggere sue le precisazioni.
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