I cattolici denunciano nuovamente Ignazio Marino per la trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero


Lo scorso 18 ottobre il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, trascrisse i matrimoni celebrati all'estero di 16 coppie formate da persone dello stesso sesso (poi annullate dal prefetto di Roma). La cerimonia mandò su tutte le furie cattolici e partiti di destra, certi che la circolare di Alfano sarebbe stata sufficiente ad impedire ogni riconoscimento giuridico alle coppie gay italiane.
Fabrizio Verduchi, presidente di Italia Cristiana, ha ora denunciato il primo cittadino per peculato ed abuso d'ufficio in merito a quelle trascrizioni. Incredibilmente la denuncia è stata accolta dal Procuratore della repubblica di Roma, Roberto Felici, che ha iscritto Marino nel registro degli indagati. I reati contestati potrebbero comportare pene comprese tra i 3 e i 10 anni di reclusione.
Per i medesimi fatti Marino aveva già subito un'altra denuncia penale presentata dai Giuristi per la Vita, i quali lo avevano accusato di inosservanza dei provvedimenti delle autorità. L'impressione, però, è che si stia istituendo una rete dai toni intimidatori nei confronti dei numerosi sindaci che hanno deciso di schierarsi a sostegno del riconoscimento di quelle nozze, peraltro valide in tutto il resto d'Europa.
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