Ospite fisso ai convegno omofobi, Costanza Miriano afferma: «Non ne so niente di omosessuali»


«Io non voglio parlare di omosessuali. Non ne so niente. Io voglio parlare della famiglia, che è l’unica cosa di cui so qualcosa, e invece mi si accusa di voler far curare i gay. Trovo che sia questa la grande vittoria degli attivisti lgbt: riuscire a mettersi sempre in cima all'agenda, pur rappresentando un numero infinitamente piccolo di persone rispetto al totale. Punto. Chiuso l'argomento». È quanto scrive sulle pagine de Il Foglio la giornalista Costanza Miriano, divenuta idolo delle Sentinelle in piedi grazie a libri come "Sposati e sii sottomessa" e "Obbedire è meglio".
Lei sarà presente al convegno omofobo organizzato da Maroni e, nonostante dica di non saper nulla della vita dei gay, sarà lì a sostenere che i loro diritti rappresentino una minaccia alle famiglie. Poi poco importa se le sue parole saranno false, porteranno a suicidi, vite distrutte o a violenze: lei rivendica il suo diritto a parlare contro chi non conosce nel nome dei suoi pregiudizi. Punto. Chiuso l'argomento.

Intanto il M5S Lombardia ha depositato un'interrogazione a risposta immediata che verrà discussa al Consiglio Regionale del 13 gennaio prossimo. Il capogruppo M5S Lombardia, Andrea Fiasconaro, dichiara: »Chiediamo al Governatore di ritirare il patrocinio all'evento che è stato organizzato in collaborazione con Associazioni ed enti che propagandano una visione ideologica, escludente e riduttiva della famiglia. Regione Lombardia nella Giornata Mondiale della Famiglia avrebbe dovuto organizzare un convegno che ospitasse senza esclusioni tutte le Associazioni che rappresentano le diverse formazioni familiari presenti nella nostra società, tutte parimenti degne di tutela da parte delle Istituzioni come sancito sia dall'ordinamento italiano, sia dall'ordinamento comunitario».
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