Il vescovo di Ferrara: «La legge contro l'omofobia è un delitto contro Dio e contro l'umanità»

«La legge contro l'omofobia è un delitto contro Dio e contro l'umanità. La legge sull'aborto invece non ha consentito di venire al mondo ad oltre sei milioni di italiani e la scarsità di figli ci ha fatto sprofondare in questa crisi economica». È quanto sostenuto ad Luigi Negri, vescovo di Ferrara.
L'occasione per simili esternazioni gli si si è presentata grazie alla conferenza "Solidali per la vita, sfide e modelli per il tempo difficile", organizzata nella Sala Estense -concessa dal municipio di Ferrara- per la XXXVII Giornata per la Vita che ha visto varie realtà confessionali scagliarsi contro aborto, fecondazione assistita, eterologa, eutanasia ed omosessualità.
Non si è fatta attendere la replica dei Giovani Democratici che, attraverso una lunga lettera pubblicata dalla Nuova Ferrara, hanno definito «intellettualmente disonesto» il sostenere la tesi «che l'aborto sia responsabile della crisi così come lo è il cercare consensi in materia utilizzando un nervo scoperto come le difficoltà economiche delle famiglie».
Dello stesso parere è anche il consigliere comunale Gianluca Fiorentini (Sel), che ha commentato: «Comprendo che il vescovo di Ferrara debba coltivarsi il proprio orticello nell'ultradestra cattolica, continuando a contrapporre, in una rinnovata crociata, la sua visione assolutistica a quello Stato laico nato dal Risorgimento e dalla Resistenza. Faccio un po' più fatica a capire come tutto questo possa aiutare la comunità cattolica ferrarese».


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