Brasile: modello 23enne picchiato brutalmente da due omofobi della sua università


Antonio Carlos Archibald è un ragazzo di 23 anni che studia presso il centro universitario di São Carlos (cittadina a 247 km da San Paolo, in Brasile). Lo scorso venerdì è stato vittima di un brutale pestaggio accompagnato da insulti omofobi.
Antonio chiese a due compagni di corso di fare silenzio perché voleva ascoltare il professore ed in tutta risposta si è sentito rispondere: «Maledetto frocio, stai zitto o ti facciamo a pezzi». Ben presto la situazione si è scaldata e i due omofobi sono passati alle mani e l'hanno spintonato a terra nel bel mezzo della classe. Nessuno dei presenti si è preoccupato di intervenire.
Antonio ha sporto denuncia ma la polizia gli ha detto di tornare solo quando fosse stato in grado di riferire i nomi di chi l'aveva spinto. Ed è è quel punto che i suoi aggressori gli hanno teso una trappola: gli è stato fatto credere che qualcuno sarebbe stato in grado di fornirgli quei nomi ma, una volta giunto all'appuntamento, ad attenderlo ha ritrovato ancora una volta i suoi aguzzini. Alcuni loro amici lo hanno tenuto fermo mentre i due lo hanno massacrato di botte lanciandogli insulti omofobi. Al 23enne sono stati applicati 26 punti di sutura fra mento, guance, fronte e collo.
Antonio racconta di non aver mai nascosto la sua omosessualità e non aver mai avuto troppi problemi al college. Almeno secondo lo standard di chi è abituato a vivere nell'omofobia e non si fa problema a dire: «Sono sempre stato chiamato "frocio" e ormai ci ho fatto l'abitudine e non perdo tempo dietro agli insulti. Ma quanto di è verificato questa volta è stato davvero orribile».
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