Forza Nuova incatena i cancelli delle scuole triestine contro il Gioco del rispetto


Ormai si è dinnanzi ad una vera e propria ossessione nello strumentalizzare qualunque progetto che non insegnai ai bambini che è l'uomo a portare i pantaloni e la donna deve necessariamente essere sottomessa. Ed è così che a Triste è scoppiata la polemica dopo che alcuni asili hanno proposto un'attività facoltativa chiamata "gioco del rispetto". L'attività è indirizzata solo ai figli di genitori che hanno espresso un consenso scritto ed è volta ad insegnare loro che gli stereotipi di genere non devono limitare le proprie aspirazioni (una donna potrà tranquillamente diventare manager così come un uomo non dovrà vergognarsi di avere l'aspirazione di diventare fiorista).
Eppure Matteo Salvini si è scagliato contro un'iniziativa che pare sia stata giudicata solo sulla base delle presenza del termine «genere». Il resto del terrorismo è stato portato avanti dai giornali di desta: Il Secolo d'Italia parla di «Toccatine porno all'asilo», il Messaggero Veneto di «Giochi gender negli asili di Trieste» e il pruriginoso Imola Oggi di «Toccamenti vari e travestimenti». Peccato che quell'attività non preveda alcun riferimento esplicito alla sessualità o all'omosessualità.
La concussione sostenuta è semplice: i genitori che vogliono iscrivere i propri figlia quell'attività non devono poterlo dato che la tanto sventolata «libertà di educazione» è da ritenersi valida solo se attribuita ai gruppi ultraconservatori.
A salire sul carro della discriminazione non potevano mancare i soliti attivisti di Forza Nuova, pronti a parlare di una «ennesima prepotenza attuata dalle lobbies della dissoluzione morale» e di «modelli comportamentali sgangherati, frutto di una precisa strategia politica che attacca sistematicamente i valori fondanti della società basata sulla famiglia naturale, nata dall'unione di due soggetti chiaramente definiti nella loro identità».
Per questo motivo hanno imbrattato i muri degli edifici pubblici con manifesti di propaganda anti-gay e hanno incatenato i cancelli di alcune scuole cittadine.
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