Il sindaco di Reggio Calabria ha annunciato l'istituzione di un registro delle coppie di fatto

«Sul tema della libertà e dei diritti civili non facciamo passi indietro. Siamo nel mezzo del percorso che porterà all'approvazione del registro delle unioni civili. C'è una data entro cui lo faremo: il 17 maggio». È quanto dichiarato da Giusepe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria (nella foto).
A gettare ombre sull'annuncio, però, è il voto del consiglio comunale a maggioranza Pd che solo pochi giorni fa ha approvato una mozione volta ad istituire una "Festa della famiglia naturale fondata sull'unione di un uomo e di una donna" e ad impegnarsi per impedire «qualunque tentativo di introdurre nell'ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia». Nonostante il primo cittadino abbia evitato di fare qualunque riferimento a quella votazione, l'impressione è che si stia cercando di mettere il piede in due scarpe dopo le polemiche scaturite da un testo che ha istituzionalizzato una serie di preconcetti inaccettabili.
A questo punto verrebbe proprio da chiedersi perché mai un comune dovrebbe festeggiare la giornata internazionale della lotta all'omofobia con l'annuncio dell'istituzione di un registro delle coppie di fatto dopo essersi impegnato, tra le altre cose, ad impedire qualunque progetto di lotta all'omofobia nelle scuole. Vien da sé che i registri delle unioni civili abbiano senso solo se intesi come uno sprono al Governo affinché legiferi per riconoscere tutti i tipi di famiglia... ma, dinnanzi all'impegno preso con il fronte omofofbo, c'è quasi da temere qui si stia proponendo un documento privo di conseguenze giuridiche come il massimo riconoscimento a cui una coppia gay possa aspirare.
Dato che tutti questi ragionamenti sono tutti mere congetture, c'è da sperare che il sindaco voglia spiegare al più presto quali siano i suoi veri piani, dato che votazioni contraddittorie non fanno altro che aumentare confusione e non forniscono alcuna certezza alla cittadinanza.