L'Avvocatura dello Stato blocca la trascrizione di Gosseto ordinata dal tribunale


Nonostante il tribunale abbia ordinato (per la seconda volta) al comune di Grosseto la trascizione del matrimonio contratto all'estero fra Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci, l'atto non ci sarà. La Procura di Grosseto e l'Avvocatura dello Stato hanno presentato reclamo alla Corte d'Appello e quindi i loro diritti verranno congelati sino a quando non ci sarà una nuova sentenza.
L'impressione è di essere di fronte ad una vera e propria ritorsione nei confronti dei due sposi che, dopo una lunga battaglia legale, lo scorso aprile furono i primi ad ottenere la trascrizione della loro unione. Per fermarli intervenne Alfano e la nota circolare con cui inviò i prefetti a cancellare gli atti già registrati. Per ben due volte i tribunali hanno riconosciuto l'illegittimità dell'atto del Ministro degli Interni: la prima volta il processo venne invalidato per un vizio procedurale, la seconda volta intimò la trascrizione.
«Siamo in mezzo al tritacarne -dice Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto- perché da una parte abbiamo dei giudici che per la seconda volta ordinano la trascrizione e dall'altra dobbiamo rimandare tutto a quando si pronuncerà la Corte d'Appello. Più volte ho detto che in casi come questo è necessario l'intervento del legislatore e oggi ne sono più che mai convinto. Noi abbiamo le mani legate di fronte ai cittadini che hanno portato avanti una battaglia sacrosanta per i loro diritti e questo non è assolutamente giusto».
Giuseppe Chigiotti ha poi aggiunto: «Come è possibile che a due persone non vengono riconosciuti diritti civili? Mi sono davvero stancato di vivere in un paese fintamente democratico dove le leggi vengono applicate secondo una posizione politica e non sulla base del loro rispetto. Alfano fa questo per avere l'appoggio dell'area cattolica più retrograda. Noi andremo avanti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per vincere questa battaglia».
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