A Torino nasce "Diritti e Libertà"


In molti si ricorderanno le vicende di Davide Betti, il coordinatore di GayLib che si è dimesso dopo la decisione assunta dalla dirigenza di assegnare una tessera ononoraria a Dolce e Gabbana per parole pronunciate contro i figli nati mediante procreazione assistita.
È lui uno dei fondatori di un movimento d'opinione denominato "Diritti e Libertà". Ufficialmente fondato il 28 aprile a Torino, vede fra i propri fondatori anche Jeanmarck Juvenal, Sofia Mehiel, Luisella Audero, Giovanna D'Adamo, Maurizio Bruno, Antonio Zanga, Giorgio Rizzato e Riccardo Enrico Di Nucci.
«Diritti e Libertà non ha, né avrà, collocazione partitica e politica -dichiara betti- e si impegnerà a portare avanti un dovizioso programma che si impernia su matrimonio egualitario, unioni civili etero e gay, adozioni, ius soli, libertà totale per eterologa, diritto per le persone trans di scegliere il proprio nome da inserire sui documenti d'identità, estensione legge Mancino, regolarizzazione prostituzione, liberalizzazione droghe leggere, testamento biologico ed eutanasia».
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