Russia. Il primo maggio un gruppo LGBT ha marciato con i lavotari


Un gruppo di circa 600 attivisti gay ha marciato per le vie di San Pietroburgo a fianco dei 90mila lavoratori scesi in strada in occasione del Primo Maggio.
La loro presenza ha mandato su tutte le furie il solito Vitaly Milonov, un deputato di Russia Unita noto per le sue posizioni anti-gay e per aver dato vita all'assurda legge contro la cosiddetta «propaganda omosessuale sui minori». Il politico, che già in precedenza si era occupato di guidare in prima persona dei raid contro alcuni adolescenti gay, ha tentato di invocare la sua norme per impedire ai militanti gay di poter scendere in piazza. Eppure pare che la polizia lo abbia fermato e gli abbia impedito di bloccare il contingente gay.
Secondo il quotidiano Fontanka, Milonov si sarebbe persino occupato si portare con sé dei minori pur di far valere la sua legge contro il diritto all'esistenza di quel 600 manifestanti, ma anche quel patetico tentativo è stato vano.
La polizia russa è nota per il suo appoggio all'omofobia ma quanto accaduto il primo maggio non può che apparire come un segnale di speranza, in una circostanza dove l'odio di un singolo uomo non ha potuto avere la meglio sul diritto all'esistenza di 600 giovani.
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