Il Senato del Nord Carolina vota per ignorare il veto del governatore: la discriminazione dei gay è ora legale


Il Nord Carolina ha legalizzato la discriminazione: da oggi i cristiani potranno liberamente decidere chi si potrà sposare e chi no. È questo l'incredibile provvedimento approvato dal Senato e poi rigettato nei giorni scorsi dal governatore. Eppure, nonostante l'evidente incostituzionalità di un simile provvedimento, il Senato è corso al voto pur di poter legalmente ignorare il veto posto dal governatore Pat McCrory.
Il risultato ottenuto dai repubblicani sarà leggermente diverso al loro desiderata: gli impiegati non potranno impedire del tutto la celebrazione del matrimoni gay, ma dovranno consegnare i documenti richiesti se un qualche tribunale federale sentenzierà l'illegittimità della loro presa di posizione. Eppure chi avrà compiuto quell'illecito sarà tutelato dalla nuova norma verso qualsiasi provvedimento disciplinare. Basterà dunque appellarsi alle proprie credenze religiose per poter tranquillamente ignorare la Costituzione, mentre i gay dovranno affrontare lunghe cause legali per poter accedere ad un diritto previsto dalla legge.

Per farla breve, negli Stati Uniti del 2015 è stata approvata una legge che ci riporta ai tempi del Manzoni, quando chiunque poteva esordire con un «questo matrimonio non s'ha da fare» per poter impedire l'unione tra due persone. La differenza è che i bravi erano criminali mentre i funzionari cristiani del Nord Carolina saranno legalmente autorizzarsi ad impedire l'amore.
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