Scienziati ugandesi: «L'omosessualità una variante normale e naturale della sessualità»


Alla fine anche gli scienziati ugandesi sono giunti alla tesi che l'omosessualità sia perfettamente naturale. È quanto emerge da uno studio sulle diversità nella sessualità realizzato dall'Accademia delle Scienze del Sud Africa che è stato approvato dal National Academy of Sciences ugandese.
Nonostante la tesi appaia ovvia, i risultati di un simile studio sono molto significati in uno stato come l'Uganda, dove le note leggi che criminalizzano l'omosessualità sono state approvate sulla base dell'assunto che l'omosessualità sia «un comportamento anomalo che può essere appreso attraverso esperienze di vita» e che fosse necessario prendere provvedimenti «soprattutto per proteggere i più vulnerabili».
La ricerca infatti non solo smentisce le tesi sostenute dai parlamentari, ma scredita anche la diffusa credenza popolare che vene nell'omosessualità il risultato delle influenze occidentali dell'uomo bianco. In quelle pagine si afferma anche che «vi è un ampio consenso globale tra gli scienziati nel ritenere l'omosessualità una variante normale e naturale della sessualità umana, non intrinsecamente dannosi e senza conseguenze per la salute».
L'accademia ugandese non ha mancato di lanciare un monito al parlamento, sostenendo che «i governi hanno il dovere di prendere in considerazione le conoscenze scientifiche più recenti durante la creazione di policy o la promulgazione delle leggi».
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