I libri si leggono, non si censurano


Sono quasi 30mila le firme raccolte in soli due giorni a sostegno di una petizione volta a condannare le l'inaccettabile iniziativa decisa dal nuovo sindaco di Venezia. Luigi Brugnaro ha infatti messo all'indice numerosi testi per bambini, da lui definiti «i libri che parlano di gender, o di genitore 1 e genitore 2».
In realtà si è di fronte a capolavori della letteratura per l'infanzia, come "Piccolo Blu e Piccolo Giallo" di Leo Lionni, "Il pentolino di Antonino" di Isabel Carrer, incentrato sul tema della disabilità, "Piccolo uovo" disegnato da Altan, che tratta di tutte le forme di famiglia attuali, incluse quelle omosessuali e arcobaleno.
L'attrice Martina Galletta, promotrice della raccolta firme, commenta: «consapevolezza dei piccoli fruitori, non alimentare l'ignoranza, la paura e la discriminazione. La lettura mi ha accompagnata da sempre, grazie all'impegno dei miei genitori prima e a una profonda passione poi. Sarei una persona diversa se non avessi letto tutti i libri che ho letto, che mi hanno formato una coscienza critica, mi hanno dato una proprietà di linguaggio e che considero cari amici.
Episodi di bullismo, tragici suicidi di adolescenti confusi e soli nella loro crescita sessuale, questi sono solo alcuni dei segnali che evidenziano l'importanza essenziale dell'informazione, della cultura della diversità e dell'altro, della consapevolezza della realtà che ci circonda e non di quella fittizia che qualcuno vorrebbe costringerci a vivere».
Per motivo si chiede un intervento del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, sostenendo anche la necessità di prendere una posizione netta e decisa che non si limiti a smentire presa di posizione del sindaco Brugnaro, ma che scoraggi anche simili iniziative nel futuro.

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