La Regione Basilicata approva una mozione che introduce l'omofobia nella scuole. Anche alcuni consiglieri Pd votano a favore


La Basilicata non è più un posto sicuro per i ragazzi gay. Il Consiglio regionale ha infatti approvato una abominevole mozione volta a vietare ciò che non esiste (ossia una fantomatica «ideologia gender») e ad imporre lezioni di discriminazione nelle scuole. La mozione invita infatti ad abolire qualunque contrasto all'omofobia e ad indottrinare all'odio gli studenti. Si dirà loro che la «famiglia» debba essere intesa solo una «società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo ed un donna» e che i gay non siano meritevoli di uguale dignità sociale rispetto agli eterosessuali.

Il testo è stato proposto dal consigliere Aurelio Pace (nella foto insieme a Mario Adinolfi) ed appare intriso di pura ideologia. Ad esempio di premette che «la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna rappresenta l'unica istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita», anche se realtà gli eterosessuali che si sposano non vengono certo obbligati a procreare e dunque appare difficile capire come si voglia sostenere che la procreazione sia il fine ultimo. E questo senza entrare in come si abbia avuto il coraggio di sostenere l'esistenza di teorie mai formulate (al punto che ci sarebbe da domandarsi se si possa ipotizzare un falso in atto pubblico) così come ammette persino il consigliere regionale Gianni Rosa (FdI) nello scrivere su Facebook che: «Mozione per evitare l'introduzione della teoria gender nelle scuole lucane, approvata. Che esista o no, questa teoria, è bene puntualizzare la nostra posizione».

Ed infatti non è di quella fantomatica ideologia che ci si occupa nelle rivendicazioni, dato che paiono tutte volte semplicemente ad alimentare il pregiudizio verso le persone omosessuali. Ad esempio si parte dal sostenere l'esistenza di fantomatiche lezioni volte ad insegnare ai ragazzi che si «può scegliere» se essere maschi o femmina (e sarebbe interessante fossero citato almeno un caso in cui ciò sia avvenuto) e si finisce con il vietare la lettura di qualunque libro possa insegnare ai più piccoli il rispetto delle diversità. Volumi come "Perché hai due mamme", "Nei panni di Zaff" o "Il bell'anatroccolo" verranno banditi perché si sostiene che «questo tipo di insegnamento oggettivamente confonde e ferisce la crescita e l'innocenza dei bambini».

La giunta ha anche imposto lezioni in cui si intende insegnare ai ragazzi che la Costituzione preveda «speciali diritti» riservati ad eterosessuali che devono essere privilegiati rispetto «ogni altro tipo di unione». Vien sa sé, dunque, che si stia chiedendo di insegnare una lettura idologica della Carta Fondamentale già ampiamente smentita dalla Consulta e dai tribunali europei, introducendo l'indottrinamento secondo i dettami decisi dall'estrema destra e dai cattolici.
Tra le rivendicazioni c'è anche il voler trasformazione i ragazzi in giocattoli di esclusiva proprietà dei genitori, dato che si sostiene che la scuola non debba occuparsi di fornire tutte le informazioni necessarie a poter sviluppare un pensiero autonomo ma debba limitarsi insegnare solo ciò che i genitori decidono debba essere detto ai figli. Interessante è notare come ci citino i diritti garantiti da vari documenti, ma si sorvoli sui doveri che i medesimi testi impongono (e fra questi c'è il dovere a fornire una educazione non ideologica alla prole). Se dovessimo stare ai loro principi, c'è da chiedersi cosa accadrà quando un genitore dirà al preside che non vuole che il figlio sappia che è la Terra a girare attorno al Sole...

La mozione è stata approvata con i otto voti a fovore e sei contrari. A chiedere la fine di qualunque contrasto al bullismo e di qualunque insegnamento al rispetto troviamo Pace (Gm), Rosa (Fratelli d'Italia), Napoli (Forza Italia), Mollica (Udc), Bradascio (Pp), Spada (Pd), Galante (RI), Castelgrande (Pd). Le associazioni Radio Spada e Christus Rex si vantano di aver «collaborato alla riuscita dell'iniziativa mediante un'impegnativa consulenza prestata gratuitamente ed una catena di preghiere».

Clicca qui per leggere il testo della mozione.
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