La Russia propone una bandiera dell'«orgoglio etero»


Una bandiera per l'«orgoglio etero». È questa l'ultima follia del partito Russia Unita di Vladimir Putin. L'ideatore è il deputato Aleksey Lisovenko, pronto a sostenere la necessità di trovare un simbolo che possa essere opposto alla bandiera arcobaleno. Ai media russi ha dichiarato che «Questa è la nostra risposta a matrimoni omosessuali, questa presa in giro del concetto stesso di famiglia. Dobbiamo prevenire la febbre gay nel nostro paese e sostenere i valori tradizionali».
Il logo è praticamente identico al simbolo della Manif Pour Tous, anche se i russi hanno preferito inserire tre bambini (due maschi ed una sola femmina) forse a simbolo della loro nuova crociata a sostegno delle famiglie numerose. Sotto il disegno compare anche l'hashtag "#verafamiglia".
Secondo i progetti di Lisovenko, il simbolo avrà facile diffusione dato che sarà l'unico: è infatti sua ferma intenzione vietare la bandiera arcobaleno in tutta la Russia, anche sui social network.

Storicamente il termine «orgoglio» è stato scelto dalla comunità lgbt per esprimere il concetto opposto alla vergogna, vista come la condizione in cui sono state costrette a vivere, in passato, la maggior parte delle persone omosessuali. Considerato come nessun etero sia mai stato perseguitato o costretto a nascondersi per via del suo orientamento sessuale, vien da sé come la stessa definizione scelta sia un falso ideologico. L'unica certezza è che, ancora una volta, la famiglia viene usata come simbolo di oppressione e d'odio.
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