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Minacce di morte ai gay sui manifesti affissi nella capitale turca

Dopo il violento attacco perpetrato dalla polizia ai danni del Gay Pride di Istanbul, un nuovo fatto di cronaca alimenta la preoccupazione sulla crescente intolleranza che ha investito la Turchia.
Un gruppo islamista ha infatti tappezzato vari quartieri di Ankara con manifesti che minacciano di morte gli omosessuali Sull'immagine che mostra alcuni attivisti lgbt campeggia la scritta: «Bisogna uccidere colui che si da alla pratica del popolo di Lot?». Il profeta Lot (presente nel Vecchio Testamento e nel Corano) è denigrato dai musulmani che lo accusano di non aver arrestato il declino delle città di Sodoma e Gomorra. I cristiano lo lodano invece per aver fatto violentare le sue due figlie pur di evitare che un angelo potesse avere un rapporto con persone del proprio sesso.
Il gesto è stato rivendicata da un gruppo islamico denominato Young Islamic Defense (difendiamo i giovani islamici) che ha sostenuto di voler «rispondere alle azioni immorali« di lesbiche, gay e bisessuali.
L'omosessualità è legale in Turchia ma l'omofobia rimane ancora un grosso problema. Molti gay mantengono segreta la propria sessualità per timore di una reazione violenta da parte della famiglia o della società.


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