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Uomo organizza un "etero pride" a Seattle, ma non si presenta nessuno

Anthony Rebello è l'organizzatore dell'etro pride tenutosi lo scorso week-end a Seattle. Attraverso Facebook aveva invitato migliaia di persone e in 168 avevano confermato la loro presenza. Peccato che all'appuntamento non si sia poi presentato nessuno. Le fotografie ce lo mostrano mentre si aggira solitario per la città con in mano dei palloncini bianchi e neri ed un cartello inneggiante all'eterosessualità.
Nel lanciare la sua iniziativa, l'uomo pare sostenere di non essere eterosessuale ma di aver scelto di esserlo. Dice infatti che «abbiamo tutti il ​​diritto di celebrare la forma di vita che abbiamo scelto per noi stessi. In nome dell'uguaglianza e della parità dei diritti, ho creato questo evento per festeggiare il nostro diritto ad essere eterosessuali e per incoraggiare gli eterosessuali più giovani ad essere orgogliosi della loro eterosessualità».
Il tutto era stato pubblicizzato sui social network sin da gennaio e l'uomo non ha mancato di proporre immagini al limite del patetico, come quella che mostrava un ragazzo preoccupato di non essere accettato da amici e familiari se avesse detto loro di essere eterosessuale.
Dopo il clamoroso fiasco, Rebello se l'è ovviamente presa i gay e si è lanciato nel sostenere che il motivo della mancata partecipazione sia che «un sacco di eterosessuali non vogliono farsi fotografare perché hanno paura della comunità lgbt».


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