Il Comune di Cinisi patrocinerà il comizio omofobo di Gianfranco Amato


Abbiamo già avuto modo di analizzare come i comizi di Gianfranco Amato abbiano l'unico scopo di propagandare l'odio. Si citano frasi estrapolate dal loro contesto per far credere che l'Europa voglia insegnare ai bambini di masturbarsi, si sostiene che i transessuali assumano ormoni per decenni al solo fine di eludere le quote rosa e rubare il lavoro agli etero, si afferma che i gay siano il male assoluto. Il diktat è il sostenere che il buon cristiano debba necessariamente negare il diritto alla vita della comunità lgbt, calpestandone i diritti e impedendo che i propri figli possano essere educato ai rispetto. Il tutto creando una paura irrazionale verso fantomatiche «ideologie gender».
Una istituzione che appoggia simili conferenze è un'istituzione che vuole alimentare odio sociale all'interno della propria comunità. Per questo appare gravissimo come alcune amministrazioni ideologizzate siano pronte ad offrire patrocini pubblici a d eventi dal forte odore nazista di chi chiede che la realizzazione sia un diritto di nascita basata sull'orientamento sessuale. Si sostiene che i cittadini eterosessuali siano da ritenersi superiori e più meritevoli degli omosessuali.

Stando a quanto riportato sulla pagina Facebook di Amato, il Comune di Cinisi (in provincia di Palermo) avrebbe patrocinato il comizio dei Giuristi per la Vita in programma per il prossimo 18 agosto. In altre parole, l'amministrazione guidata da Gianni Palazzolo (Lista Civica) pare lanciare un chiaro messaggio alla cittadinanza: qui non si educherà al rispetto e i gay non sono i benvenuti.
Il Comune sosterrà anche che il Ministero dell'Istruzione sia un nemico e che i cittadini debbano dichiarare guerra ai programmi ministeriali per impedire che fantomatiche ideologie (scientificamente inesistenti) possano portare i loro figli a crescere senza pregiudizi.

Si sta armando un esercito dell'odio e i primi effetti già si vedono quando un ragazzo può ritrovarsi a finire in coma per il solo fatto di essere stato scambiato per un gay da un branco che era salito sullo stesso autobus. Dinnanzi al alcune istituzioni che si mostrano pronte a schierarsi dalla parte dei carnefici per ragioni meramente ideologiche, si è dinnanzi ad un fatto molto grave.
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